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RiduciPalming con la favola del gatto-mago Bartimeus
 
   

 Palming con la favola del Gatto-Mago Bartimeus

1.Rilassamento generale.

Mettiti comodo, sdraiato o seduto, sfrega le mani una contro l'altra, ascolta se diventano più calde, appoggia le mani sugli occhi. Apri gli occhi un attimo, sotto alle mani, per controllare che sia buio completo, se non lo è trova la posizione giusta delle mani per creare buio completo, poi chiudi gli occhi e lasciali chiusi fino alla fine di questo palming.

Prova a sentire il caldo delle mani sugli occhi. Prova a sentire se la pancia sale o scende quando l'aria entra. E quando esce? Senti il naso: é più calda l'aria che entra o quella che esce?

Senti gli occhi sotto alle mani, come stanno? Senti la pelle del viso; fin dove ci sono le mani vicino agli occhi è più caldo, senti la differenza sulla pelle dove non ci sono più le mani?

Senti tutto il cuoio capelluto. C'è qualche punto in cui prude?

Senti la fronte e lasciala diventare morbida, ascolta come sta il collo e lascialo diventare morbido.

Prova a percorrere con l'attenzione ogni parte dell'orecchio destro e poi di quello sinistro.

Ascolta come stanno le spalle e lasciale rilassare.

Senti il braccio destro, fino al gomito, poi fino al polso e alla mano. Senti dove finisce la maglia? Che differenza c'è?

Senti il braccio sinistro, fino al gomito, poi fino al polso e alla mano. Senti dove finisce la maglia? Che differenza c'è?

Prova a contare tutte le dita che hai nelle mani, uno per uno.

Senti tutta la zona dei polmoni, davanti e dietro, se sei sdraiato dove tocca sul tappetino, se si muove un pochino mentre respiri.

senti tutta la zona della pancia, davanti e anche dietro, senti se si muove mentre respiri; lasciala diventare morbida.

Come si appoggiano i glutei alla sedia o al divano o dove sei? Senti la sensazione di schiacciamento, nel punto dove si appoggiano?

Senti la gamba sinistra, fino al ginocchio, poi fino alla caviglia e al piede. Senti i vestiti, dove finiscono?

Prova a contare tutte le dita che hai nei piedi, uno per uno.

Prova a guardare che colore vedi davanti agli occhi. é fermo o in movimento?


2.Il gatto mago Bartimeus

Ora siamo al cinema, e proietteremo la favola del Gatto Mago. é un cinema magico, lo schermo non è piatto e lontano, ma puoi stare dentro alla favola e vedere le cose intorno a te. Prova a immaginare le cose che racconteremo.

C'erano una volta tre cagnolini, che erano fratelli, abitavano nel bosco in un piccolo villaggio di casette colorate con altri cani ed altri animali. I loro occhi non funzionavano bene; i tre cagnolini erano felici lo stesso, perché potevano giocare come tutti gli altri amici; ma ogni tanto pensavano al fatto che non potevano vedere bene tutti i colori delle case, è il colore delle code dei loro amici, ma soprattutto non potevano vedere bene l'arcobaleno, che tutte le settimane appariva nel loro villaggio.

Prova a immaginare come sono fatti e di che colore sono i tre cagnolini, e come è fatto l'arcobaleno.

I loro nonni un giorno diedero loro un consiglio; sapevano che nel fitto della foresta, a tre giorni di cammino, c'era una casetta con un Gatto-Mago, che si chiamava Bartimeus, ed era molto amico dell'arcobaleno. Questo Gatto-Mago poteva aiutarli a fare funzionare meglio i loro occhi e a vedere l'arcobaleno.

Allora i tre cagnolini partirono per questo viaggio nella foresta, con delle coperte e dei cestini per la merenda.

Iniziarono a camminare nel bosco, e mentre camminavano, sembrava che gli alberi si spostassero. Prova a ricordarti la sensazione di camminare in un bosco e di vedere gli alberi che si spostano.

Alla fine del primo giorno di cammino erano molto stanchi. Si fermarono alla sera per mangiare e dormire e uno di loro si accorse subito che dopo un giorno di cammino nel bosco poteva vedere un po' meglio il colore degli occhi dei suoi due fratellini.

Alla fine del secondo giorno di cammino il secondo cagnolino vide che per camminare nel bosco gli occhiali non gli servivano, tanto non doveva leggere nessun cartello, e che stando senza occhiali poteva vedere meglio tutto intorno e gli occhi erano meno stanchi.

Alla fine del terzo giorno di cammino il terzo cagnolino decise che questo gioco di vedere gli alberi che si spostavano era molto divertente e che avrebbe provato a farlo ogni volta che camminava.

Dormirono in una radura, e il mattino dopo trovarono dopo pochi minuti di cammino la casa del Gatto-Mago.

Prova a immaginare la casa del Gatto-Mago Bartimeus, come è fatta, immagina il Gatto e di che colore è il suo cappello da Mago.

Dissero a Bartimeus che erano arrivati fino lì per potere vedere meglio l'arcobaleno, ed il Gatto-Mago rispose loro che erano fortunati, perché proprio quel giorno era il giorno della settimana in cui compariva l'arcobaleno.

Appena comparve l'arcobaleno i tre cagnolini furono felici, ed attesero che Bartimeus facesse una magia per fare funzionare meglio i loro occhi. Ma Bartimeus disse che la magia dovevano farla tutti insieme. Dovevano prima andare a cercare un pomodoro, una arancia, un limone, una foglia dell'albero delle castagne, una farfalla azzurra, un fiore blu e una piccola viola. Quando trovarono tutte questo cose, iniziarono a fare la magia.

Disse loro di guardare il pomodoro, immaginare il gusto del pomodoro, e con la bacchetta magica preso il colore rosso del pomodoro e lo portò nell'arcobaleno. I tre cagnolini iniziarono così a vedere meglio la prima striscia di arcobaleno.

Poi disse di guardare il colore dell'arancia e ricordarsene il gusto, e con la bacchetta magica portò questo colore nell'arcobaleno. Così i tre cagnolini poterono vedere meglio anche la seconda striscia.

Poi guardarono il colore del limone e pensarono al profumo della buccia del limone, e Bartimeus portò il giallo nella terza striscia di arcobaleno, che per i tre cagnolini diventò subito più viva.

Sentirono la consistenza della foglia dell'albero delle castagne, la guardarono e il Gatto-Mago portò il verde nella quarta striscia di arcobaleno.

La farfalla azzurra l'avevano catturata in una scatola senza toccarle le ali per non farle male, aprirono la scatola, osservarono la leggerezza della farfalla e il suo relazionarsi con l'aria, Bartimeus portò l'azzurro nella quinta striscia di arcobaleno, e tutti poterono subito vedere meglio tutte le cose azzurre.

Con la bacchetta magica prese il blu del fiore, dopo avere fatto annusare a tutti il profumo, e lo portò nella sesta striscia dell'arcobaleno.

Poi l'ultimo colore: annusarono e guardarono tutti la viola, e con quel colore il Gatto-Mago terminò la sua magia. Alla fine della magia, i tre cagnolini si accorsero di vedere benissimo l'arcobaleno, ma anche di vedere bene tutte le cose intorno a loro.

Rimasero ancora quel giorno a festeggiare con Bartimeus, condivisero con lui le buone cose della merenda (che naturalmente potevano vedere meglio di prima) e al mattino dopo partirono per tornare nel loro villaggio. Raccontarono ai loro nonni tutta la magia, che anche loro avevano contribuito a fare, ed erano contenti di avere gli occhi riposati e di potere vedere meglio di prima tutti gli alberi, le case, i colori della frutta, dei fiori, ma soprattutto, ogni settimana che compariva l'arcobaleno erano felici non solo perché lo potevano vedere bene, ma anche perché ricordava loro tutta questa avventura nel bosco e le magie fatte insieme al loro amico Gatto-Mago.

Rimani qualche minuto ricordandoti i colori e le cose viste in questa favola, senti come stanno i tuoi occhi e che guarda che colore vedi davanti agli occhi chiusi.

Quando vuoi, stacca le mani dagli occhi, lascia entrare la luce attraverso le palpebre, guarda che colore arriva, e poi apri gli occhi lentamente.

 
 
 
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